Venerdì 9 novembre
AUSGANG PRODUZIONI presenta
GIARDINI DI MIRO’
Special Guest : CONFUSIONAL QUARTET
@BRANCALEONE
Via Levanna 13, Roma
All’indomani dalla ristampa di “Rise and Fall of Academic Drifting” (rimasterizzato dai nastri originali) contenente anche come bonus cd “Academic Rise of Falling Drifters” (pubblicato il 21 settembre scorso da Santeria/Audioglobe) e reduci dalla stagione estiva appena trascorsa, ecco tornare sui palchi di tutt’Italia i Giardini di Mirò.
Special Guest, in apertura di serata, la storica band bolognese Confusional Quartet che presentano il loro nuovo omonimo album.
GIARDINI DI MIRO’- IL TOUR AUTUNNALE 2012
03 novembre Perugia Urban + MIMES OF WINE
09 novembre Roma Brancaleone
10 novembre Modena Vibra + MIMES OF WINE
16 novembre Bologna Covo + MIMES OF WINE
17 novembre Verona Interzona + MIMES OF WINE
30 novembre Conegliano Veneto Apartamento Hoffman + MIMES OF WINE
07 dicembre Legnano (MI) Circolone + MIMES OF WINE
08 dicembre Firenze Auditorium Flog
14 dicembre Torino Spazio 211 + MIMES OF WINE
Registrato a San Prospero di Correggio, non lontano da dove i CCCP registrarono “Epica Etica Etnica Pathos”, il disco ha il sapore di questa terra, delle sue collocazioni, degli spazi vuoti, delle linee rette, dei parallelismi voluti e involontari, tra un casolare, una latteria, una porcilaia.
Per la prima volta, forse, senza che influenze o ascolti musicali esterni ne abbiano accompagnato la scrittura e la realizzazione, il disco si è sviluppato in fasi diverse e non omogenee tra loro dopo l’esperienza de “Il Fuoco”, progetto che rifuggiva la canzone e l’idea stessa di disco come raccolta di canzoni.
Un album nato da poche sessioni di prova molto distanti tra loro, in mezzo alle quali il gruppo ha suonato pochissimo in Italia e di più in Germania, come ad estraniarsi dal corso attuale delle vicende musicali del nostro paese ed andare all’estero per ritrovare il suo suono. Per ricostruirlo su quei palchi, continuando a vivere il sogno di gruppo musicale europeo.
“Good Luck” è anche un disco che ha visto chiudersi una fase ed aprirsene un’altra con l’avvicendamento alla batteria tra Francesco Donadello, che lascia il natio suolo per trasferirsi a lavorare in quel di Berlino, ed Andrea Mancin, altro veneto picchia pelli.
L’album è stato prodotto da Francesco Donadello, Andrea Sologni e dagli stessi Giardini di Mirò, mentre il missaggio è stato effettuato da Andrea Sologni con il prezioso aiuto di Andrea Suriani che ha curato anche il mastering presso gli studi Alpha Dept. di Bologna.
Fra gli ospiti si segnalano Sara Lov (Devics) che canta il brano ‘There Is A Place’, Stefano Pilia che è ospite alla chitarra su ‘Spurious Love’ ed Angela Baraldi, ospite alla voce in ‘Spurious Love’ e ‘Rome’.
“Good Luck”, perché nel duemiladodici, dopo il fuoco dei mercati e le opinioni che ci dividono sul futuro, non ci resta che augurarci ed augurarvi buona fortuna. Ne abbiamo tutti bisogno.
I Confusional Quartet iniziarono la carriera col nome di Confusional Jazz Rock Quartet per poi abbandonare la connotazione di genere. La formazione comprende Lucio Ardito al basso, Gianni Cuoghi alla batteria, Enrico Serotti alla chitarra, e Marco Bertoni alle tastiere. Il gruppo non ha cantante.
Nel 2011 ricominciano a suonare insieme nella formazione originale. Le sessions tenute dopo trent’anni di lontananza sono registrate e pubblicate da Ansaldi Records in “Confusional Quartet ITALIA CALIBRO X (Vecchio Son sessions)”, debitamente postprodotte da CQ e Gianni Gitti. Inoltre scrivono nuovi brani per un nuovo album, co-prodotto da Giulio Ragno Favero (Teatro degli Orrori, One Dimensional Man). Il singolo “Futurfunk” è scritto insieme a Bob Rifo a.k.a. The Bloody Beetroots. Ricominciano a suonare dal vivo.
Visivamente si presentavano come dei piccoli Devo, vestiti con tute bianche industriali. Il loro stile in realtà non aveva molto a che fare coi Devo: era piuttosto un curioso misto di jazz, new wave, no wave, siglette pubblicitarie, campionamenti. La “confusione” era infatti il loro peculiare modo di affiancare in modo repentino i generi musicali più diversi. Le sonorità del primo album ricordano in particolar modo quelle dei Devo ma anche degli italiani Area, dichiaratamente innervate da una buona dose di estetica futurista.
INFORMAZIONI AL PUBBLICO:
http://www.giardinidimiro.com/
http://www.confusionalquartet.com
http://www.dnaconcerti.com
http://www.trovarobato.com
http://www.brancaleone.it/
http://www.ausgang.it/