Venerdì 15 Giugno
Ausgang Produzioni e Lanificio159 presentano:
BRUNORI SAS
opening: DIMARTINO
Ogni Venerdi’ prima e dopo i concerti: ZOMBIE GARDEN! Imprevedibili aperitivi musicali e aftershow a cura di Luzy Elle + Silver Boy, Roberto Corsi, Corry Shaft, un poker di dj di un certo livello. Proiezioni immaginifiche a cura de La Colonna Infame
per informazioni dal blog: http://www.ausgang.it/2012/zombie-garden-tutti-i-venerdi-supersantos/
apertura ore 18.30
botteghino ore 20.00
concerti ore 21.30
ingresso 8 euro
@SUPERSANTO’S – San Lorenzo Estate
Piazzale del Verano – Roma
info@ausgang.it
BRUNORI SAS
Brunori Sas è Dario Brunori, cantautore della provincia cosentina, classe 1977. Imprenditore mancato e neo-urlatore italiano, esordisce discograficamente nel 2003, con il collettivo virtuale “Minuta”, per cui firma tre brani in altrettante compilation tematiche. Nel 2005 fonda con Matteo Zanobini e Francesca Storai la dream-pop band “Blume”, con cui pubblica l’album “In tedesco vuol dire fiore”, che riceve un grande consenso in ambito indipendente e che viene premiato nel 2006 da una giuria di esperti in occasione del MEI(Meeting Etichette Indipendenti). Sempre nel 2005 con Matteo Zanobini scrive e interpreta la indie-hit “90210″ sotto le sincere spoglie di The Minnesota’s e diventa autore di canzoni e musiche per alcune serie d’animazione televisive, collaborando attivamente a tutt’oggi con Andrea Zingoni, Rai Trade, Lanterna Magica e Melazeta. Già con i Blume e con il collettivo Minuta, Dario sviluppa un percorso personale, riallacciandosi alla pura e semplice canzone all’ italiana (da Gaetano a Graziani, da Ciampi a Santercole), forgiandosi di rimandi provinciali e ricordi sbiaditi di un lungomare che fu. E’ però nel 2009 che si affaccia all’universo cantautorale italiano, adottando il moniker Brunori Sas. Pubblica così il suo album d’esordio: “Vol.1″ per Pippola Music: un vero e proprio canzoniere italiano, fatto di brani disadorni e diretti, ora disillusi ora romantici, ironici e cremosi, filtrati attraverso sonorità secche e retrò, quel retrò che è l’immaginario dei ricordi dei 30enni di oggi, ossia i primi anni 90. Il racconto è squisitamente popolare: palloni bucati e ragazzi di provincia, il mare d’inverno e le cotte d’agosto. Il consenso è unanime da parte di pubblica e critica specializzata. Si aggiudica il Premio Ciampi 2009 come miglior disco d’esordio e la Targa Tenco 2010 come miglior esordiente. Accompagnato da Simona Marrazzo (cori e percussioni), Dario Della Rossa (piano e tastiere), Mirko Onofrio (sax e fiati) e Massimo Palermo (batteria), percorre l’intera penisola con un acclamato tour di oltre 140 date, che lo porta a vincere l’ambito premio di KeepOn come miglior personaggio live della stagione. A due anni esatti dal pluripremiato Vol. 1 Dario Brunori torna con “Vol. 2: Poveri cristi”. Se con Vol.1, Brunori era riuscito a fissare nell’ immaginario collettivo il suo universo personale, in Vol. 2 lascia alle spalle la nostalgia e affronta di petto il presente, spostando lo sguardo sulle storie di vita altrui. I suoi Poveri cristi persone normali che compiono imprese normali, non giudicati dall’alto ma descritti con una pietas una simpatia (nel senso greco di “soffrire insieme”) che fanno di Brunori stesso un povero cristo. I quasi due anni di tour regalano al nuovo disco una struttura più articolata (complice l’intervento della band e l’ospitata degli amici Dente e Dimartino); la scrittura è insieme amara e speranzosa, solo apparentemente tragica, quasi grottesca ma sempre estremamente realistica. La forma canzone è melodica e leggera, all’italiana. L’accoglienza rivolta al secondo album, uscito il 17 giugno per Picicca dischi (label dello stesso Brunori) è sorprendente. Un tour ricco di sold-out, recensioni entusiaste da parte degli addetti ai lavori e infine il prestigioso premio come miglior live 2011 da parte del MEI (Meeting Etichette Indipendenti), lo confermano ad oggi come uno dei migliori cantautori della sua generazione. All’inizio del 2012 compone la colonna sonora del film di Lucio Pellegrini “E’ nata una star?” (con Luciana Littizzetto e Rocco Papaleo e tratto da Nick Hornby).
DIMARTINO
Antonio Dimartino torna dopo l’ottimo esordio di “Cara maestra abbiamo perso”, il disco in uscita il 21 Maggio 2012 “Sarebbe meglio non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile”. Il disco si muove su vertici altissimi di ispirazione, con brani evocativi e potenti, che mordono il cuore della canzone all’italiana, senza risparmiarsi i personalità e capacità autorale. Un album sospeso tra due mondi, in cui la galleria del quotidiano incontra sempre la narrazione favolistica. Sono storie che raccontano di amori che stendono sul pavimento, dove i sentimenti che fanno troppo male escono dal corpo ed entrano in un freezer da scongelare. Dimartino si mette completamente a nudo e scava così tanto nel reale da far diventare sostanza le paure più irrazionali, che si materializzano come sabbie mobili in salotto. Le metafore con parole simili a numeri perfetti, incastonate sempre in una radice melodica costante. E’ la nuova canzone italiana in cui alla complessità dei sentimenti, si accompagna sempre la sostanza leggera del pop di buona fattura: brani da cantare a squarciagola e ritornelli che non si levano dalla testa. L’elegia fiabesca di Lucio Dalla, il groppo in gola “in questa parte di universo disponibile”. Dentro troverete limoni volanti e cambiamenti struggenti, viaggi interstellari e giovinezze perdute. Un cantautore di razza, immaginifico e viscerale.
INFORMAZIONI PREVENDITE:
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